Questo e gli altri affreschi presenti nel salone di rappresentanza furono eseguiti a completamento della costruzione della nuova sede del consiglio provinciale dell' economia corporativa, iniziata nel 1936 e conclusa nel 1939.
Nel dopoguerra gli affreschi subirono delle modifiche, eseguite dallo stesso Montanari, tese a rimuovere ogni riferimento al regime fascista.
Dimensione 1200 x 450 cm
Conservazione Palazzo C.C.I.A.A. - Varese
Autore dell'immagine Vivi Papi - Vietata la riproduzione, tutti i diritti riservati
Università degli Studi dell'Insubria - International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities, Archivio Fotografico, Fondo Vivi Papi
Questa è la parte dell'opera che è stata maggiormente modificata, con l'eliminazione dell'immagine del Duce a cavallo e la trasformazione di David che tiene un piede sulla testa di Golia in un giovane con un ramoscello di ulivo poggiato su un aratro, che rappresenta la vocazione ad una nuova pace ed operosità.
La modifica effettuata in questa parte dell'affesco riguarda la figura maschile nella parte più esterna, che da portatore di un fascio littorio diventa portatore di una fiaccola, simbolo di nuova luce.
Il senso di questa raffigurazione consiste nell'esaltazione della figura mussoliniana che, in groppa ad un cavallo scalpitante, protegge e guida le virtù e le attività italiche, mentre David, con la testa di Golia sotto il piede, simboleggia la supremazia della giovane Italia sulle potenze straniere nemiche.
Da questo bozzetto risulta chiaramente la stesura originale dell'affresco con il Duce a cavallo e David con un piede poggiato sulla testa di Golia.